INFORMAZIONI:  Chiama al +39 0814201037 / 39 0815800430 o scrivici a info@associazioneariete.org

Seguici

INFORMAZIONI 
Chiama al +39. 0814201037 / + 39 0815800430
o scrivici a info@associazioneariete.org

Seguici

FEDERAZIONE RUSSA

La Federazione Russa con capitale a Mosca, collocata tra Europa ed Asia, si estende su una superficie di 17.075.400 km², confinando con NorvegiaFinlandiaEstoniaLettoniaLituaniaPoloniaBielorussiaUcrainaGeorgiaAzerbaigianKazakistanCinaMongoliaCorea del Nord. Inoltre, attraverso il mare di Ochotsk, presenta confine marittimo con il Giappone, mentre attraverso lo stretto di Beringcon gli Stati Uniti d’America. Secondo il censimento del 2008, la popolazione ammonta a 140 milioni di abitanti. Vista la estensione territoriale sul duplice fronte euroasiatico – è la catena montuosa degli Urali a segnare, tradizionalmente, la divisione tra Russia europea e Russia asiatica – la Federazione Russa è rappresentata da una significativa varietà di paesaggi e di climi. Generalmente, la geografia russa è caratterizzata da vastissime pianuree da rilievimolto deboli. Solo presso i confini orientali, così come presso confini meridionali – catena del Caucasoe i monti dell’Altaj– si evidenziano imponenti rilievi geologici. Diffusi, tranne che nelle estreme zone meridionali,  i segni del glacialismo. Inoltre, la Russia presenta fra i fiumi più importanti al mondo, per quanto concerne lunghezza, portata d’acqua e vastità del bacino idrografico. I maggiori fiumi russi sono il Volga, di pertinenza della componente europea del territorio, e i tre grandi fiumi siberiani: l’Ob’, lo Eniseje la Lena, ai quali si aggiungono, seppure con dimensioni lievemente minori, l’Amure la Kolyma. Al di fuori di questi fiumi, di rilevanza mondiale, esistono altre decine di fiumi di lunghezza superiori ai 1.000 km.

La Federazione Russa, costituitasi con la gran parte delle ex Repubbliche dell’Unione Sovietica (tranne le tre repubbliche balticheLettoniaEstoniaLituania, liberatesi dall’occupazione sovieticanel 1991, e l’Armenia, l’Azerbaigian, la Bielorussia, la Georgia, il Kazakistan, il Kirghizistan, la Moldova, il Tagikistan, il Turkmenistan, l’Ucrainae l’Uzbekistan), ha potuto vantare i tassi di crescitatra i più elevati a livello globale, tanto che la Russia è considerata uno dei quattro paesi a cui ci si riferisce con l’acronimo BRIC. Tuttavia, a partire dalla crisi internazionale dell’autunno del 2008, l’economia russa ha perso parte della sua stabilità, risultando intaccata da un forte disavanzo pubblico e da una spregiudicata politica di privatizzazioni. Ciò ha comportato che – rispetto al passato – una più alta percentuale della popolazione si trova a vivere ben al di sotto della soglia di povertà. Tale allarmante situazione sociale  è acuita da significativi conflitti interni di matrice etnico-religiosa. Secondo il rapporto UNICEF 2008, il tasso di mortalità infantile sotto i cinque anni è di 16 su mille nati vivi. Le locali politiche di welfare sono decisamente carenti per quanto concerne l’assistenza sanitaria, lo dimostrano i dati sulla nuova diffusione di malattie quali la difterite, la tubercolosi e il colera.

L’HIV/AIDS è ritenuta un’emergenza nazionale: più di ventimila bambini sono nati da madri infette da HIV. Secondo i dati recentemente divulgati dal Ministero dell’Istruzione della Federazione Russa, negli ultimi anni si è registrato un continuo incremento del numero di minori in stato di abbandono (orfani, abbandonati, bambini tolti dalla famiglia per motivi sociali): nel 1993 erano 81.441, a fine 2004 erano 245.000 e il numero è in costante aumento. In tutto, i bambini senza tutela sono 700.000, di quali più di 500.000 vivono in istituto. Grave è anche la situazione dei bambini disabili: nel 2003 erano 210.000 quelli accolti in istituti per minori con disabilità. Fra l’altro, per quanto concerne i bambini russi con disabilità, questi risulterebbero alquanto discriminati anche per l’accesso a strutture pubbliche. Dei 700.000 minori privi di cure parentali circa 30.000 fuggono ogni anno da situazioni familiari critiche I cosiddetti orfani “sociali” – le cui famiglie vivono situazioni di disagio economico, a causa della mancanza di lavoro e con problemi legati alla criminalità – vivono di giorno per strada e rifugiandosi di notte  in stazioni ferroviarie e metropolitane. Sono i bambini fantasmi della Russia, solo a Mosca se ne contano in 500.000. La maggior parte degli orfani russi, invece,  risiede nelle strutture statali di accoglienza chiamate “case dell’infanzia” che  organizzate sotto la giurisdizione del Ministero della Salute, ospitano bambini fino a quattro anni. Gli orfani che hanno compiuto quattro anni, dopo una valutazione sullo sviluppo intellettivo e psicomotorio, sono inviati alle “case del bambino”, dove sotto la regolamentazione del Ministero dell’Istruzione, frequentano il corso di studi obbligatorio per nove anni. I minori per i quali si attesti anche solo una lieve disabilità psichica, sono invece destinati a strutture di internamento per malati psichici, dove – sotto il controllo del Ministero del Lavoro e dello Sviluppo Sociale – seguono un corso abbreviato di studi. Una volta raggiunta la maggiore età,  saranno in genere trasferiti in istituti psichiatrici per adulti.

I progetti attivi in Federazione Russa

russia

(altro…)