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Città Solidali. Città del Futuro

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Lunedì 12 Ottobre 2015, Dialogo intervista con Luigi de Magistris, Sindaco di Napoli

Sono trascorsi pochi giorni dall’anniversario di morte del 3 Ottobre 2013, quando a largo di Lampedusa persero la vita 366 uomini migranti, oltre a 20 dispersi non accertati. Un appuntamento che è coinciso con le significative manifestazioni anti-immigrazione svoltesi in Finlandia. I temi dell’accoglienza e della solidarietà sono oggi al centro di ambivalenti dibattiti nel cuore dell’istituzione Europa, ma richiedono attenzione anche dalle singole amministrazioni locali, come emerge dal dialogo intervista con Luigi de Magistris, Sindaco di Napoli.

Il 1° luglio 2015 è stato firmato un accordo tra Pcm-Daras, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e l’ANCI, con lo scopo di promuovere in modalità sinergica le attività di rilievo internazionale svolte da Comuni e città metropolitane. Tale accordo è in linea con l’impegno del Governo centrale – assunto in occasione della Terza Conferenza Internazionale sul Finanziamento dello Sviluppo (Addis Abeba, 13-18 Luglio 2015) – per quanto concerne l’Agenda post-2015 sugli OSS/SDGs Sustainable Development Goals. Contenuti, questi dell’Agenda post-2015, che finalmente rimarcano la centralità della dimensione sociale per la lotta alla povertà e per una crescita sostenibile del pianeta. Tuttavia al di là di queste kermesse internazionali, la vera sfida sarà quella di attuare tali obiettivi a livello dei singoli territori. Dunque, affinché la promozione dei diritti dei popoli sia declinata in Italia, innanzitutto a partire dai singoli ambiti comunali, quali strategie dovrebbe sviluppare l’ANCI secondo lei?
Un primo passo è sicuramente depoliticizzare le politiche relative ai diritti dei popoli. Il tema è che i diritti umani non sono una politica di parte, promossa magari da quelle forze politiche che la destra xenofoba chiama spregiativamente “buoniste”, ma sono pratica attuazione di quei principi di solidarietà costituzionale che valgono erga omnes, per tutte le amministrazioni, sia di destra che di sinistra. Le recenti boutade dei vari sindaci sceriffo, quasi sempre della Lega, che rifiutano il dovere costituzionale della solidarietà o che propongono addirittura di aumentare le aliquote Tasi e Tari per quei cittadini che si offrono di ospitare i profughi, ad esempio, dimostrano che la situazione è a macchia di leopardo, e in troppi comuni i diritti umani sono vilipesi. Sui diritti umani non ci si può dividere, e il rispetto di certi principi si deve in quanto previsti dalla Costituzione e dalla Convenzione Europea sui diritti dell’Uomo.(…)

per leggere l’articolo in extenso, cliccare al seguente link: Città solidali. Città del futuro

La foto è dell’artista Massimo Pastore, Lampedusa, 3 ottobre 2015

 

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